Al via la seconda edizione di Donne di troppo, ciclo di incontri promosso dal Gabinetto Vieusseux con il patrocinio del Comune di Firenze, del Centro per il libro e la lettura del Mibact e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. La rassegna, a cura di Alba Donati, è dedicata a quelle scrittrici che hanno faticato a vivere la loro ‘stranezza’, la loro ‘originalità’, la loro ‘unicità’, in un mondo che chiedeva loro solo di essere conformi alle attese della società.
Gli incontri si svolgeranno tutti i giovedì del mese di maggio (9 – 30 maggio) alle ore 17.30 presso la Sala Ferri di Palazzo Strozzi.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Donne di troppo, che riprende il titolo di un famoso romanzo scritto da George Gissing nel 1893, racconta attraverso la voce e il vissuto di alcune scrittici di oggi alcune donne e scrittrici di ieri. “Sono donne dalla vita esemplare – spiega Alba Donati – sia nel senso della gioia sia nel senso del dolore, donne che hanno vissuto intensamente la loro vita, anche laddove non era consentito. Sono caratteri forti, eccedenti la norma, difficilmente catalogabili in percorsi collettivi, in movimenti, in gruppi. Donne sole e fortissime che hanno lasciato una scia luminosa ovunque siano transitate.”
Il programma
Si parte il 9 maggio (17.30 Sala Ferri) con Liliana Rampello e il suo ritratto di una scrittrice outsider che ha attraversato il Novecento interrogandolo con la sua mente inquieta: Virginia Woolf. Rampello ne presenterà la vita e l’opera in alcuni dei suoi momenti di svolta, attraversando alcune“stanze”ideali del suo lavoro, richiamando libri, famiglia, amori, amicizie, attività, così da illuminare le sue due passioni principali – leggere e scrivere – e guardare da vicino il profondo intreccio tra esperienza personale e invenzione narrativa, per far emergere in tutta la sua straordinaria originalità di artista e intellettuale libera e controcorrente.
Fausta Cialente raccontata da Maria Serena Palieri
16 maggio
Fausta Cialente sarà la protagonista del secondo incontro; una scrittrice tra le più grandi del nostro Novecento, eppure un po’ dimenticata all’interno della nostra storia letteraria. Il 2018 è l’anno che l‘ha vista tornare in scena: mentre tre dei suoi romanzi vengono ripubblicati dalla Nave di Teseo, Maria Serena Palieri con “Radio Cairo. L’ avventurosa vita di Fausta Cialente in Egitto” (Donzelli) ha ricostruito la sua biografia e la sua opera ma ha anche portato alla luce un capitolo ignoto della sua vita: l’ impegno antifascista, negli anni del conflitto mondiale. E sarà proprio lei a raccontarci la vita dell’autrice di ‘Cortile a Cleopatra’, giovedì 16 maggio (ore 17.30, Sala Ferri).
Alba de Céspedes raccontata da Valeria Babini
23 maggio
Il profumo della libertà è la scia che ci porta nel cuore della giovane Alba de Céspedes, giornalista e scrittrice che ha combattuto con l’arma della parola per la Liberazione del nostro Paese sostenendo l’inderogabile partecipazione delle donne alla costruzione di una democrazia capace di calarsi fin dentro la relazione tra i due sessi. Ne racconta il percorso militante Valeria Babini giovedì 23 maggio (17.30, Sala Ferri) che le ha dedicato il ruolo di protagonista nel libro Parole armate. Le grandi scrittrici del Novecento italiano tra Resistenza ed emancipazione (La Tartaruga).
Marguerite Yourcenar raccontata da Eleonora Pinzuti
30 maggio
Dal castello di Mont-Noir all’isola di Mount Desert; dal lucore del Pantheon di Adriano, all’ombra alchemica di Zenone; dalla passione per l’ecologia all’immersione nella storia profonda. Di sé, Marguerite Yourcenar, dirà: «Appartengo a tutti». A raccontare la prima donna eletta alla Académie Française, sarà il 30 maggio alle 17.30 in Sala Ferri la poeta e saggista Eleonora Pinzuti, curatrice del volume Marguerite Yourcenar sulle tracce «des accidents passagers» (Bulzoni Editore).
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