Martedì 28 maggio, causa corso di formazione, la Biblioteca aprirà alle ore 14

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1899-1907

1899

30 settembre: si abbona Gabriele d’Annunzio.

Abbonamenti: 2347.

1900

18 aprile: si abbona Mrs. Samuel Clemens, moglie di Mark Twain.

11 settembre: si abbona Giuseppe Prezzolini, che diventerà uno dei soci più assidui.

15 novembre: si abbona Guido Mazzoni.

Patrimonio librario: all’inizio del secolo la percentuale dei libri in italiano tocca il punto più basso. Su un patrimonio di 31952 opere, il 46% sono francesi, il 34% inglesi, il 15,9% italiani e il 4,1% tedeschi.

Abbonamenti: 2509.

1901

18 aprile: si abbona Giulio Caprin, giornalista e scrittore.

22 maggio: si abbona lo scrittore Giulio Bechi.

26 luglio: si abbona Emilio Cecchi, socio assiduo anche negli anni successivi.

Abbonamenti: 2537.

1902

12 giugno: si abbona il pittore Giovanni Costetti.

3 agosto: si abbona per tre mesi Giuseppe Antonio Borgese. Rinnova l’abbonamento anche il 25 ottobre 1903.

11 ottobre: si abbona Amelia Rosselli, madre di Aldo e Carlo.

28 ottobre: si abbona la «californiana» Isadora Duncan. Rinnova l’abbonamento nel 1906.

Abbonamenti: 2603.

1903

6 febbraio: Aldo Giurlani, cioè Palazzeschi, si abbona per un mese. Un ricordo aneddotico di quel periodo è nel Libro dei sorprendenti vent’anni di Marino Moretti, compagno di Palazzeschi alla scuola di recitazione di via Laura, e che insieme a lui andava iniziandosi alla «passione secondaria» della letteratura: «Insomma, fu una vera e propria amicizia letteraria che s’iniziò quella sera all’Antico Caffè dell’Amor Patrio. Il Baronetto [soprannome con cui Palazzeschi veniva chiamato «per la sua distinzione»] ci stava. E un po’ per compiacermi, un po’ per secondare questa sua passione secondaria che nasceva quasi a fatica, s’era abbonato alla biblioteca circolante dello storico Gabinetto Vieusseux, famoso in Europa, e così veniva d’anno in anno in via Laura a portarmi qualche ghiotta primizia, di sapore sempre più strano, che gustavamo insieme di soppiatto: finchè si giunse al traguardo dell’apoteosi funebre d’Enotrio mezzo intontiti dal tepore umido, certamente malsano, delle serre calde di Maeterlinck. Ricordo che il barone del Cedro era esattissimo, e voleva sapere come si pronunziava questo ostrogoto nome di Maeterlinck. ‘Sentiamo’ disse ‘come lo pronunziano al dottissimo Gabinetto Vieusseux’. Al Gabinetto Vieusseux dissero Meterlinche e bisognò torcere il naso» (Il libro dei sorprendenti vent’anni, pp. 177-178).

2 aprile: si abbona Paul Margueritte, autore di romanzi assai in voga in quegli anni.

3 giugno: si abbona lo scultore Libero Andreotti.

28 luglio: si abbona Gertrude Stein per un mese.

12 dicembre: si abbona il critico francese Charles Du Bos.

Abbonamenti: 2629.

1904

16 aprile: si abbona Ferdinando Paolieri.

9 agosto: si abbona la scrittrice Jolanda De Blasi.

4 ottobre: si abbona Goffredo Bellonci.

Abbonamenti: 2706.

1905

5 gennaio: si abbona Ettore Allodoli, socio anche negli anni successivi.

16 febbraio: si abbona Heinrich Mann, che proprio a Firenze, in questo periodo, ispirato da un fatto di cronaca letto sul giornale, concepisce il romanzo Professor Unrat, o l’Angelo azzurro (L. Ritter Santini, L’italiano Heinrich Mann, p. 11).

8 settembre: si abbona Giovanni Papini, socio del Gabinetto fino agli anni della direzione di Eugenio Montale; il quale, a questo proposito, ha ricordato: «Quando andai al Vieusseux, lui [Papini] se ne dimise (come lettore)» (M. Martelli, Le donne, il Vieusseux ed altro ancora).

7 novembre: si abbona Roberto Assagioli, teorico della «psicosintesi».

Abbonamenti: 2743.

1906

29 dicembre:si abbona Drusilla Tanzi, la futura ‘Mosca’ di Montale.

Abbonamenti: 2770.

1907

13 febbraio: si abbona il russo Anatolij Lunacˇarskij, che dopo la rivoluzione del ’17 diventerà commissario del popolo per l’istruzione. Rintraccia in Biblioteca un libro di V.S. Solov’ëv, Sergej Gorbotov, edito nel 1882 e lo prende in prestito.

29 luglio: si abbona Edward Gordon Craig.

12 novembre: Renato Serra si abbona per 7 mesi alla Biblioteca. Prende in prestito molte opere di Kipling in traduzione francese. L’11 dicembre scrive a Luigi Ambrosini, enumerando i pregi del «Gabinetto Vieusseux e biblioteca circolante, dove con due lire al mese ci si può rifornir di libri d’ogni genere meglio che alla nazionale, e ti puoi sedere a fianco di gente beneducata e colta d’ogni parte del mondo, a sfogliare tutti i giornali e tutte le riviste» (Epistolario, p. 177).

19 novembre: si abbona Piero Jahier.

Risale a questo anno il primo tentativo di modificare la proprietà Vieusseux, con la proposta, avanzata da Carlo Vieusseux, di trasformare il Gabinetto in una Società in accomandita semplice. Tra i promotori: Isidoro Del Lungo, Pio Rajna, Enrico Mayer, Adele Alfieri di Sostegno, Alessandro D’Ancona, Domenico Comparetti, Giovanni Rosadi, Alberto Del Vecchio ed esponenti dell’aristocrazia fiorentina. Il progetto fallisce per mancata sottoscrizione del capitale sociale.

Abbonamenti: 2745.