Contenuto del Fondo: corrispondenza di autori vari alla Casa editrice Vallecchi, i carteggi sono indirizzati quasi esclusivamente a Enrico Vallecchi e, in minima percentuale, a Attilio Vallecchi; insieme a questa documentazione Enrico Vallecchi ha donato anche quella parte del carteggio di Giuseppe Prezzolini che aveva acquistato ad un’asta agli inizi degli anni Sessanta, si tratta delle corrispondenze indirizzate a Prezzolini rimaste nelle mani di Dolores Faconti, la prima moglie dello scrittore: questo materiale rimane dunque aggregato al fondo Vallecchi. Successivamente il fondo è stato incrementato con due piccole donazioni (con carte relative sia ai Vallecchi che a Prezzolini) da parte di Olga Ragusa e di James Beck. Nell’ottobre 2010 il fondo è stato integrato dalla ulteriore donazione di un “archivio grafico” (creato da Alessia Lenzi, con la collaborazione del fotografo Adriano Bartolozzi) che documenta la raccolta di disegni servita da apparato iconografico per le edizioni Vallecchi. Nella stessa occasione Tullia, nipote di Attilio, il fondatore della casa editrice, ha donato un fondo documentario (da ricondurre sotto la denominazione di “Attilio (1880-1946) e Tullia Vallecchi”) costituito da un piccolo nucleo di corrispondenza – scambiata soprattutto tra i membri della famiglia (tra cui il capostipite Attilio, il figlio Enrico e la nuora Enrica Zanotti, Tullia e gli altri nipoti) o proveniente da alcuni personaggi legati in qualche modo alla Vallecchi –, da documentazione varia relativa all’attività dello ‘stabilimento tipografico’, da alcune fotografie familiari e di autori che hanno pubblicato sotto le insegne della ditta fiorentina e da una raccolta di disegni di sua proprietà (testimonia parte dell’apparato iconografico servito per illustrare le edizioni date alle stampe dalla casa editrice). Da ricondurre sotto la denominazione di “Attilio (1880-1946) e Attilio (1932-2015) Vallecchi” è invece una raccolta donata nel 2016 da Camilla Vallecchi: qui sono confluite principalmente fotografie (custodite in album e buste) che documentano l’attività quotidiana della casa editrice, colta soprattutto durante i momenti di svago organizzati per le maestranze dall’Opera Nazionale Dopolavoro (i lavoratori Vallecchi sono quindi immortalati mentre fanno sport nelle squadre aziendali, durante cene, gite ed escursioni, ma anche in momenti più ufficiali come le visite dei gerarchi allo stabilimento e le adunate fasciste, o in altre occasioni di partecipazione ai riti del regime, come la Befana fascista e le esercitazioni antiaeree); accanto a questa consistente testimonianza di tipo aziendale (a cui si aggiunge un Libro dei conti del Dopolavoro Vallecchi) si conservano anche ritratti fotografici di autori che hanno pubblicato per i tipi della casa editrice, come Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Bruno Cicognani, Enrico Pea, Lorenzo Viani, Curzio Malaparte e Dino Campana; completa la raccolta un libro delle firme tenuto per una commemorazione del 1982-1983 e documenti che testimoniano il legame tra i due Attilio (una lettera del nonno al nipote e una fotografia che li ritrae insieme): tutta questa documentazione è stata infatti raccolta e conservata dal nipote del fondatore della casa editrice. Sempre nel 2016 un’altra discendente della famiglia, Anna Pia, ha donato un busto in bronzo ritraente il capostipite dei Vallecchi.
Strumenti di ricerca: la corrispondenza Vallecchi inventariata nella banca dati on line, disponibile per le ricerche anche un indice dei mittenti scaricabile dalla rete in formato pdf; il carteggio Prezzolini è stato descritto in un inventario a stampa (Fondo Vallecchi. Carteggio Prezzolini, a cura di Guglielmo Bartoletti, Firenze, Tip. Mori, 1991), le descrizioni archivistiche di questo inventario sono state trasferite nella banca dati on line e sinteticamente elencate in un indice dattiloscritto dei mittenti scaricabile da internet. Disponibili in sala consultazione anche il censimento (a cura di Alessia Lenzi e Adriano Bartolozzi) dell’archivio grafico Vallecchi e gli elenchi che descrivono le donazioni di Tullia e di Attilio Vallecchi junior. I disegni che i mittenti hanno abbozzato sui documenti epistolari indirizzati a Enrico Vallecchi, come pure quelli conservati nella raccolta donata da Tullia, sono stati censiti nel data base del Servizio Conservazione.