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Guglielmo Petroni (Lucca 1911 – Roma 1993)

Guglielmo Petroni

Contenuto del Fondo: manoscritti e dattiloscritti con i testi delle opere di narrativa composte e pubblicate dal 1934 al 1984 (Le lettere da Santa Margherita, Il mondo è una prigione, Noi dobbiamo parlare, Il colore della terra, Le macchie di Donato, La morte del fiume, Il nome delle parole) e alcuni appunti per la stesura dell’ultimo libro rimasto solo in veste di progetto: si tratta complessivamente di 32 quaderni che rappresentano la prima redazione dei romanzi (spesso sono presenti anche le trascrizioni dattiloscritte su fogli sciolti; tra gli esemplari de La casa si muove si conservano anche le fotocopie del manoscritto, mentre l’originale è conservato alla Biblioteca nazionale centrale di Roma). Presenti inoltre i manoscritti – tre cartelle ed un quaderno – delle poesie, suddivise cronologicamente: si va dalle poesie giovanili, alcune delle quali inedite, alle liriche composte nel 1965-66. Segue poi una raccolta di ritagli di giornale con i racconti pubblicati da Petroni, dal 1934 al 1956, su giornali e riviste. Tra le “carte personali” si conserva una cartella contenente fogli sciolti con appunti e riflessioni private (1930-1944), alcune pagine di un diario per cui Petroni aveva in progetto l’edizione, il testamento autografo datato 1963 e sei lettere indirizzate ai familiari (1934-1990). Completa la donazione un autoritratto ad olio dello stesso Petroni.

Strumenti di ricerca: descrizione del fondo ricercabile tra gli inventari on line; l’autoritratto di Petroni descritto nel data base del Servizio Conservazione.