Centro di Studi sulla civiltà toscana fra ‘800 e ‘900 – nuova serie 86
di Gabriele Paolini
Premessa di Cosimo Ceccuti e Gloria Manghetti
Fondazione Spadolini Nuova Antologia, Firenze, Edizioni Polistampa 2021
Il volume, basato su una vasta ricerca d’archivio, presenta una serie di fonti capaci di fare davvero luce su quella sorta di vincolo esterno che per l’«Antologia» di Giovan Pietro Vieusseux fu rappresentato dalla Censura. Lettere, rapporti, annotazioni, articoli tagliati e respinti, dimostrano quanto capillare e vasto fosse il controllo delle autorità granducali e come in tal modo venissero fortemente ridimensionati gli obiettivi e gli elementi innovatori della rivista. Dominano queste pagine le figure del principe Neri Corsini, titolare della Segreteria di Stato e giudice di ultima istanza per ogni dubbio sugli articoli; di Aurelio Puccini, Presidente del Buon Governo, ovvero il dicastero di polizia; ma soprattutto del padre scolopio Mauro Bernardini, il primo e abituale censore di ogni cosa uscisse dai torchi delle tipografie fiorentine negli anni della Restaurazione. Oltre a lumeggiare le decisioni governative e a farci toccare con mano le conseguenze di quegli interventi, il lavoro di Paolini fornisce anche tutta una serie di elementi certi sulla vita dell’«Antologia», altrove non reperibili, e utili spunti per ulteriori ricostruzioni di quella straordinaria vicenda culturale.
Gabriele Paolini è professore associato di Storia Contemporanea presso il Dipartimento cli Scienze Politiche e Sociali dell`Università di Firenze, dove tiene vari insegnamenti, in corsi di laurea triennali e magistrali, presso la Scuola di Scienze Politiche «Cesare Alfieri». I suoi principali filoni di ricerca riguardano la Restaurazione, il Risorgimento, i rapporti fra Stato e Chiesa, la rappresentanza politica nell’Italia liberale, la Prima Guerra Mondiale: temi sui quali ha pubblicato numerosi saggi e volumi.