1840
Si intensifica l’attività editoriale di Vieusseux, che pubblica il libro di Abraham Constantin, Idées italiennes sur quelques tableaux célèbres, la cui prima stesura è da attribuire sicuramente all’autore, pur con il contributo prezioso di Stendhal. Questi infatti non solo cura la correzione delle bozze (tuttora conservate in ASGV), ma interviene anche con modifiche e aggiunte al testo. A libro ultimato Stendhal così si complimenta con l’editore: «votre édition est un chef-d’oeuvre Monsieur. C’est un véritable livre de luxe et qui sera fort avantageux à M. Const[antin] et fera estimer par tout le ‘fashion’ de Paris» (lettera del 24 maggio: Correpondance, II, p. 359).
In questo anno Vieusseux pubblica anche i Libri due delle istituzioni civili accomodate all’uso del foro di F. Forti e Difesa del commercio dei Fiorentini ne’ tempi di mezzo di F. Trucchi.
18 ottobre: si abbona Napoleone Giuseppe Carlo Bonaparte, detto il principe Girolamo.
13 novembre: si abbona John James Ruskin appena giunto a Firenze con la moglie e il figlio John.
24 novembre: si abbona l’editore Gasparo Barbèra.
Abbonamenti: 912.
1841
Aprile: Vieusseux promuove presso amici e potenziali collaboratori il progetto dell’«Archivio storico italiano». A Giordani, il 2 aprile, scrive: «Sin da quando voi eravate de’ nostri qui in Firenze, mi avete udito più volte parlare del mio desiderio di poter fare un’intrapresa analoga a quella dell’‘Archivio storico’. Voglio sperare, mio caro Giordani, che gradirete il programma de’ compilatori e le mie proposizioni. Superfluo è il dirvi che ho bisogno di molte firme di promotori e che la compilazione abbia molti zelanti cooperatori in tutti gli angoli della penisola. Voi, meglio di tanti altri, potrete incoraggiare i primi e suggerire i secondi»(ASI, II, 1936, p. 218).
12 agosto: Vieusseux si rammarica con Pietro Giordani per l’imminente partenza dell’«amico Jesi»: «ci lascerà per recarsi a Parigi colla sua magnifica incisione del Leone X; mi rincresce assai di vederlo partire. Egli non è mai mancato ad una delle mie riunioni del giovedì, di cui è sempre stato l’ornamento; la sua assenza vi lascerà un gran vuoto» (Gli scritti d’arte dell’Antologia, V, p. 715).
6 settembre: si abbona Giuseppe La Farina.
10 settembre: si abbona Tullio Dandolo.
Vieusseux è fra gli organizzatori del II Congresso Scientifico che si tiene a Firenze. Per sua iniziativa si dibatte la questione del commercio librario in Italia: Vieusseux è infatti convinto che esso debba adeguarsi alle esigenze della civiltà contemporanea e che al tempo stesso la circolazione libraria possa esercitare un grande influenza sulla vita della nazione.
Nel periodo del convegno si intensificano le conversazioni al Gabinetto, che arriva ad ospitare fino a 147 persone a serata.
Vieusseux è editore di: A. von Reumont, Tavole cronologiche e sincrone della storia fiorentina.
Abbonamenti: 777.
1842
2 gennaio: si abbona Carlo Bonaparte Principe di Canino, in stretto contatto con Vieusseux almeno dal Congresso degli scienziati del 1839.
4 marzo: si distribuisce il 1° numero dell’«Archivio storico italiano, ossia Raccolta di opere e documenti finora inediti, o divenuti rarissimi riguardanti la storia d’Italia»: semestrale, è diretto e edito da Vieusseux.
30 luglio: Vieusseux propone a Carlo Milanesi un impiego nella redazione dell’«Archivio storico». Scrive al giovane bibliotecario senese: «le mie occupazioni sempre crescenti per l’amministrazione generale del mio Gabinetto non mi permettono, per ora almeno, di trovarmi spesso e per lungo tempo nell’ufficio dell’Archivio, e d’altronde confesso volentieri che di scienze storiche so poco o nulla, che per la parte letteraria ho bisogno dell’assistenza e dei consigli altrui, e che di rado mi farei lecito di contrariare l’opinione dei compilatori nelle loro determinazioni; e la mia fiducia nei signori Capponi e Polidori è tale che senza timore mi rimetterei sempre alle loro decisioni, quando anche potessi fin d’ora come spero potrà essere in seguito, considerar l’Archivio come la mia principale se non unica occupazione» (Gli scritti d’arte dell’Antologia, V, p. 719). Milanesi accetterà l’incarico.
Vieusseux elabora un progetto di riduzione del Gabinetto, legato all’eventualità «di dover abbandonare S. Trinita, e rinunziare ai giornali politici». Il primo punto della riforma prevede che «il Gabinetto non sarebbe più che Scientifico e Letterario con Bibl[lioteca] Consultativa e Circolante». Tra le voci sulle quali si intende risparmiare: «l’associazione ai giornali politici, meno il Monitore» ed il gas per l’illuminazione poiché «nell’inverno soltanto converrebbe lasciar aperto la sera sin ad una certora, e un lume o due basterebbero. Tutt’al più un becco di gaz nel portone» (Alcune idee sulla riforma del Gabinetto: ASGV).
Esce il Catalogo della Biblioteca circolante, stampato dalla Tip. Galileiana. Si elencano: Livres français, English Books, Deutsche Bücher, Libri italiani.
Abbonamenti: 677. Da una minuta inedita di Vieusseux (ASGV) si ricava che degli abbonati di quest’anno 143 sono fiorentini e quasi tutti prendono libri in prestito.
1843
Si tiene il V Congresso degli scienziati a Lucca: qui Vieusseux presenta una «memoria» sul progetto di una fiera libraria da tenersi a Firenze una volta l’anno.
29 agosto: si abbona Paul Colomb de Batines, autore di una Bibliografia dantesca (Prato, 1845-1846).
Vieusseux è editore di: La lettera di Alessandro Manzoni a M._Chauvet, pubblicata da P. Querni di Bagnone; e E. Mayer, Lezioni di disegno lineare. Ad uso delle scuole elementari.
Abbonamenti: 744.
1844
Marzo: Vieusseux è autore dell’opuscolo di 13 pagine Delle condizioni del commercio librario in Italia e del desiderio di una fiera libraria e per incidenza della proprietà doganale, in cui affronta i temi della proprietà letteraria, della libertà di stampa e del commercio librario tra gli stati italiani.
Dopo un anno di interruzione esce il primo volume della nuova serie della «Guida dell’educatore», ora diretta dallo stesso Vieusseux.
5 ottobre: si abbona il matematico e bibliofilo Guglielmo Libri, già da tempo in contatto con Vieusseux.
Fra le edizioni di Vieusseux si segnalano: M. Bufalini, Opere; R. Lambruschini, Intorno alla festa delle spighe nel giardino del cav. Puccini a Pistoia; V. Rosi, Manuale di scuola preparatoria, ossia introduzione ad un corso di studi elementari; P. Thouar, Nuovi racconti offerti alla gioventù italiana.
Abbonamenti: 638.
1845
20 gennaio: si abbona William Makepeace Thackeray.
16 maggio: Theodor Mommsen, alla ricerca di fonti per il Corpus Inscriptionum Latinarum, si abbona al Gabinetto ma non trova in Biblioteca niente di utile ai fini delle sue ricerche. Di qui le aspre critiche puntualmente registrate nel diario del suo primo viaggio in Italia: «Mercoledì 21 […]: Schifoso tempo da biblioteca; rovistato da Vieusseux, il che rovina l’umore. Che non si trovi qualche scavaletame, fuorché proprio me, per rimestare in questa porcheria della porcheria? Mi sono comperato il Cellini per rifarmi». «Giovedì 22 […]: La sera da Vieusseux, nel salotto; ma che riunione insipida, Dio mio. Chiacchierato con il vecchio Millingen, che non sa né parlare ni causer, con un Abbate Manuzzi, che raccoglie iscrizioni italiane, con un francese [Colomb de Batines] che fa stampare un libro bibliografico di 80 fogli su Dante, senza saperlo leggere nell’originale – e c’era ancora altra gentaglia di questo genere. Meglio lustrare scarpe che sciupare il mio tempo con questo branco» (Viaggio in Italia, pp. 150-151).
4 giugno: si abbona John Ruskin.
3 novembre: si abbona Giacinto Provana di Collegno, geologo e uomo politico.
Cessano le pubblicazioni della «Guida dell’educatore».
Vieusseux è editore del discorso di Tommaseo, Dei sussidii dotali e dell’utilità loro paragonata ad altre istituzioni di pubblica carità.
Abbonamenti: 619.
1846
Vieusseux è editore di: Narrazioni e documenti sulla storia del Regno di Napoli dall’anno 1522 al 1667, raccolti e ordinati con illustrazioni da F. Palermo; P. Paoli, Lettere inedite, con note e proemio di N. Tommaseo; R. Roncioni, Delle famiglie pisane, supplite ed annotate da Francesco Bonaini.
Abbonamenti: 629.
1847
L’opuscolo pubblicitario informa che la Biblioteca circolante ammonta a circa «15000 volumi di storia, economia pubblica, viaggi, belle lettere e romanzi, negl’idiomi italiano francese inglese tedesco». I giornali e le opere periodiche che si trovano al Gabinetto sono: 17 toscani (tra cui «L’Alba», il «Ricoglitore», la «Gazzetta toscana delle scienze medico-fisiche»); 20 romani (tra cui il «Giornale di medicina omiopatica» e gli «Annali dell’Instituto di corrispondenza archeologica»); 15 del Lombardo-Veneto (tra cui gli «Annali di fisica, chimica e scienze accessorie» e il «Giornale agrario lombardo-veneto»); 9 sardi (tra cui il «Mondo illustrato», l’«Antologia italiana» e la «Rivista ligure»); 6 napoletani (tra cui il «Museo di scienze e letteratura» e gli «Annali civili del Regno delle Due Sicilie»). Tra i francesi (complessivamente 24) la «Revue des deux mondes», il «Journal des économistes» e le «Annales de chimie». Tra gli inglesi (complessivamente 23) il «Blackwood’s Magazine» e «The Illustrated London News».
30 gennaio: si abbona Ferdinando Bartolommei, uomo politico toscano.
9 marzo: si abbona Celestino Bianchi, direttore dello «Spettatore».
11 marzo: si abbona Vincenzo Malenchini, che nel 1859 farà parte del governo provvisorio toscano.
16 marzo: si abbona il medico pistoiese Filippo Pacini.
8 aprile: si abbona Felice Orsini, responsabile dell’attentato a Napoleone III.
1 maggio: si abbona per la prima volta Robert Browning, uno dei soci più assidui durante la sua residenza a Firenze.
12 giugno: si abbona il filosofo Augusto Conti. Nello stesso giorno appare il manifesto di associazione per la rivista «La Fenice».
15 ottobre: muore Paolo Vieusseux, fratello di Giovan Pietro e padre di Paolino, Emilio, Eugenio e Paolina.
31 ottobre: Vieusseux scrive al direttore del giornale «La Patria» e ricorda come, fatto conoscere al pubblico il manifesto della rivista «La Fenice», si fosse fatto avanti un «buon numero di sottoscrittori in Toscana, e promesse di collaborazione da tutte le provincie d’Italia». Nonostante però «il magnifico movimento politico, del quale Pio IX e Leopoldo II, colla legge sulla stampa, avevano avuto il segnale», il manifesto di «La Fenice» era stato bloccato alla frontiera del Lombardo-Veneto. «Di qui presi certezza – continua Vieusseux – che il mio Giornale non sarebbe stato ammesso neppure a Napoli, a Parma, a Modena. In tale stato di cose, sarebbe follia, s’io al presente avventurar mi volessi in un’impresa, la quale per la parte economica richiederebbe ragguardevoli anticipazioni di danaro». Con amarezza Vieusseux decide «di cedere ad altri più fortunati […] l’onore e la soddisfazione d’intraprendere in tempi più propizj un giornale qualunque, mensile o bimestrale, filosofico, religioso, morale, letterario o politico, come quello da me e da’ miei amici disegnato […] allorquando le circostanze permetteranno al pubblico di prender interesse ad altro che a’ fogli volanti e meramente politici, i quali soli al presente destano curiosità e trovano numerosi associati» (minuta di lettera: ASGV).
Vieusseux è editore di: L. Galeotti, Della riforma municipale. Pensieri e proposte e Delle leggi e dell’amministrazione della Toscana nel settembre 1847; A. de Lamartine, L’Italia e Pio IX; V. Salvagnoli, Discorso sullo stato politico della Toscana nel marzo 1847.
Abbonamenti: 614.
1848
20 gennaio: appare la circolare di rinunzia al progetto della rivista «La Fenice».
29 giugno: Mario Pieri incontra Vincenzo Gioberti in casa Vieusseux: «si è fatto un po’ di conversazione insieme. È un uomo di alta statura, di aria nobile, di color pallido: parla con certa forza, ma il suo discorso non è punto segnalato» (Memorie inedite, VIII).
Come già nel ’42, Vieusseux progetta di dare un nuovo assetto allo «stabilimento», rinunciando ai giornali politici per potenziare piuttosto gli aspetti «scientifici e letterari»: nell’ipotesi del direttore a partire dal 1 luglio «non sarà più che un Istituto meramente scientifico e letterario, ove gli studiosi troveranno i giornali scientifici e la bibl. consultativa e la Biblioteca circolante che mi applicherò a rendere sempre più utile al pubblico non solo di Firenze ma ben anche a quello della provincia» (ASGV).
Vieusseux è l’autore dell’opuscolo di 21 pagine Frammenti sull’Italia nel 1822 e progetto di confederazione. Lettere: questi appunti erano stati redatti nel 1822 e inviati al Congresso di Verona.
Vieusseux è editore di: F. Bonaini, Diplomi pisani e regesto delle carte pisane che si trovano a stampa e G. Provana di Collegno, Ricordi per le truppe di fanteria in campagna. Compilati e dedicati alle guardie civiche italiane.
21 dicembre: si abbona il patriota Maurizio Quadrio.
Abbonamenti: 532.
1849
Marzo: Vieusseux si fa promotore di una sottoscrizione nazionale a favore di Venezia; per mezzo del Gabinetto, gli ambasciatori di Venezia Niccolò Tommaseo, Tommaso Gar e Giovanni Battista Castellani possono corrispondere con Daniele Manin, secondo quanto si legge in una «memoria» di Eugenio Vieusseux (L. Mascilli Migliorini, Il Gabinetto Vieusseux nella seconda metà dell’Ottocento, p. 219).
La situazione politica determina una flessione nell’attività del Gabinetto, come ricorda Tommaseo: «allorchè le armi austriache nel 1849 fecero della Toscana quello che nel 1821 di Napoli, con la differenza che corre tra Ferdinando I e Leopoldo II; interruppe il Vieusseux le conversazioni del sabato (consuetudine cara a lui, comoda a italiani e stranieri), per non essere in sua casa assediato da ospiti importuni e da uditori sospetti» (Di G. Vieusseux, p. 97).
Anche il numero degli abbonamenti tocca il livello più basso mai toccato dall’anno dell’apertura, riducendosi a 342.
17 settembre: si abbona Pasquale Villari.
Vieusseux è editore di: R. Lambruschini, Della educazione e della istruzione e Della constituzione. Discorso di un artigiano.