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Le case editrici si raccontano. Incontri e conversazioni con i protagonisti dell’editoria e i loro scrittori

Le case editrici si raccontano Incontri e conversazioni con i protagonisti dell’editoria e i loro scrittori

14/02/2025

Comunicato stampa

dal 20 febbraio al 29 maggio 2025 – ore 17.30 – I edizione

Firenze, Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux, Palazzo Strozzi

Un viaggio nel mondo dell’editoria insieme ai suoi protagonisti. “Le case editrici si raccontano” è la prima edizione di un nuovo ciclo di incontri, ideato e organizzato dal Gabinetto Vieusseux di Firenze, che si svolgerà nella Sala Ferri in Palazzo Strozzi da marzo a maggio, con due incontri introduttivi a febbraio. La rassegna si inaugura con Giunti, Bompiani, Adelphi e Rizzoli e prosegue dopo l’estate, a partire da settembre.

Ogni editore avrà un mese a lui dedicato per raccontare, insieme ai suoi scrittori e ai suoi ospiti, la storia e le origini della casa editrice, le principali collane editoriali, compresi i “classici”, e le storie editoriali di alcuni libri, le nuove strategie editoriali, ma anche le curiosità e gli aneddoti, le corrispondenze con gli autori, affiancati da video, proiezioni e materiale d’archivio.

“Il Gabinetto Vieusseux apre le porte alle grandi case editrici italiane. Ospiterà scrittrici ed autori, discuterà sulla forma del romanzo o del saggio in questo tempo, sulle diverse tipologie dello stile letterario, in un confronto serrato coi lettori” – dichiara Riccardo Nencini, Presidente del Gabinetto Vieusseux.

“Parlare di libri e di editori – spiega Michele Rossi, Direttore del Gabinetto Vieusseux – è la vocazione del Gabinetto Vieusseux. Questa volta lo facciamo ospitando in Sala Ferri tanti editori, piccoli e grandi, nuovi e storici, che ci racconteranno quando sono state fondate le loro case editrici, le vicissitudini passate, le loro difficoltà presenti e le loro strategie future. Ma vogliamo soprattutto parlare di letteratura, che non è materia che si insegna solo a scuola, ma è un’attitudine da coltivare incessantemente per conoscere il mondo. La letteratura è poi in grado di generare in tutti noi un’aspettativa di avventura, ed è l’inizio di un viaggio dentro di sé. Più che mai necessaria per immaginare un mondo diverso”.

A febbraio il ciclo sarà introdotto da due incontri: giovedì 20 Roberta Cesana, docente di Bibliografia e di Storia del libro e dei sistemi editoriali presso l’Università degli studi di Milano, farà un intervento dal titolo “L’altra metà dell’editoria. Per una storia (anche) al femminile”. Giovedì 27 sarà ospite Bruno Pischedda, professore di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Milano, che parlerà di “Collane e imprese editoriali nell’Italia contemporanea”: un secolo e mezzo di imprese legate al libro per tracciare una diversa storia della nostra editoria.

Il mese di marzo inizia con le case editrici Giunti e Bompiani. Tre incontri (dal 6 al 27) per parlare di narrativa: dalla collana Astrea alla narrativa contemporanea, tra bestseller e longseller, insieme a Roberta Mazzanti, Antonio Franchini e Giulia Caminito, e di Leonardo da Vinci: dai Codici in facsimile agli studi specialistici, dalle monografie di pregio ai titoli di divulgazione, insieme a Claudio Pescio e Carlo Vecce. Un appuntamento sarà dedicato al fondatore della casa editrice Bompiani, “l’editore verso il centenario (1929-2029): da Valentino a Giunti, la casa dei grandi autori che hanno lasciato un’impronta nel nostro tempo”. Partecipano Giulia Ichino, Beatrice Masini e Carmen Llera Moravia.

Ad aprile, ogni giovedì, la casa editrice Adelphi darà voce a chi ha prestato ad altri la sua voce, accettando la sfida di accogliere negli interstizi della propria lingua l’Altro e la sua perturbante estraneità. Non già per parlare di traduzione e dei problemi che comporta, ma di libri e di chi li ha scritti. Protagonisti dei primi due incontri (3 e 10 aprile) saranno dunque scrittori quali William S. Burroughs e Jamaica Kincaid, Varlam Šalamov e Vasilij Grossman, Georges Simenon e Milan Kundera, Jorges Luis Borges e Roberto Bolaño, Elias Canetti e Thomas Bernhard, raccontati da chi, come un attore di teatro, è salito in scena per interpretarli: Franca Cavagnoli (letterature di lingua inglese), Claudia Zonghetti (letteratura russa), Giorgio Pinotti (letteratura francese), Ilide Carmignani (letterature di lingua spagnola), Manfred Posani Löwenstein (letteratura tedesca). Una costellazione – anomala e sottilmente sovversiva – formano anche gli scrittori italiani del Novecento via via accolti dal catalogo Adelphi: da Savinio a Morselli, Gadda, Manganelli, Sciascia, Ortese, Landolfi, Arbasino, Flaiano, Parise, Malaparte. Ad affrontarla sarà Domenico Scarpa, il 17 aprile, in dialogo con Giorgio Pinotti.

La casa editrice Rizzoli, nel mese di maggio (dal 6 al 29) ci racconterà la storia di un marchio: la BUR, ieri, oggi, domani. Ci parlerà della traduzione dei classici moderni e contemporanei, con alcuni tra i più autorevoli traduttori del panorama italiano, e dei capolavori della letteratura attraverso lo sguardo di grandi autori contemporanei con un incontro dal titolo “Autori di oggi, classici di ieri”. Un appuntamento sarà dedicato a Oriana Fallaci, in occasione dei cinquant’anni di Lettera a un bambino mai nato, con un dialogo fra Edoardo Perazzi (nipote della scrittrice) e Cristina De Stefano (autrice della biografia Oriana. Una donna).

Il progetto del Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux “Le case editrici si raccontano”: una storia da oltre due secoli

Il progetto culturale nasce nel solco di una lunga tradizione, che si riconnette allo spirito delle origini: quella che caratterizza la storia del Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux. È nei primi anni dell’Ottocento che prendono vita le prime iniziative editoriali in senso moderno, e si distinguono alcuni tra gli editori che per lungimiranza e senso del mestiere si porranno all’avanguardia della futura editoria italiana. Giovan Pietro Vieusseux, un mercante ginevrino nato in Italia e attento a raccogliere gli echi della più moderna civiltà europea, fu promotore di due iniziative commerciali legate ai libri: quella del Gabinetto di lettura (1820) e della Biblioteca circolante (1822), che in breve animeranno la vita sociale e politica di Firenze e dell’Italia intera. Accanto a queste attività editoriali, egli si dedicò alla pubblicazione di importanti periodici che si occupavano di studi storici, letteratura, pedagogia, filosofia, economia, diritto, scienza agraria e della cultura in senso largo, per cercare di immettere nella cultura italiana del tempo, congelata dalla Restaurazione, i germi del futuro e un afflato di europeismo che altrove aveva dato già i primi frutti. Videro così la luce: l’«Antologia», che diventò per la ricchezza di interessi letterari, culturali e storico-politici, una delle più importanti palestre giovevoli per la causa dell’indipendenza; per filiazione diretta, il «Giornale Agrario Toscano», che contribuì a diffondere le conoscenza agrarie fra le classi rurali, i fattori e i possidenti; la «Guida dell’educatore», che fu il momento culminante di una battaglia condotta da Vieusseux per la riforma delle idee, dei costumi e degli studi; infine, l’«Archivio Storico Italiano», che svolse una importantissima funzione unificatrice culturale-politica. Vieusseux si dimostrò un bravissimo operatore librario, che seppe cogliere i problemi legati all’espansione del libro in Italia.

Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux

Firenze, Palazzo Strozzi | www.vieusseux.it