L’idea di una rubrica sonora di poesie del novecento italiano è nata durante il primo periodo di chiusura, dovuta al coronavirus, di tutti gli spazi dedicati alla parola.
Sandro Lombardi ha pensato alla poesia come antidoto alla paura e alla solitudine e ha immaginato una relazione, seppur virtuale, con le istituzioni che dell’arte e della poesia hanno cura. Un modo per esserci, insomma, nella città e con il nostro pubblico, e un possibile inizio per costruire nuove relazioni. Partendo da un verso di Eugenio Montale “e recano il loro soffrire con sé come un talismano”, scelto a suo tempo da Guido Ceronetti come titolo di una sua antologia di traduzioni (Come un talismano, 1986), Sandro Lombardi propone, attraverso la poesia, una rubrica di podcast da ospitare come talismano difensivo in questo strano tempo.
In occasione dei cinquant’anni dalla morte di Giuseppe Ungaretti (8 febbraio 1888 – 1 giugno 1970) proponiamo le letture di 7 poesie selezionate dallo stesso Lombardi che il Gabinetto Vieusseux, presso cui si conservano le carte del poeta, ringrazia per la proposta e per la generosa disponibilità.